Il Santuario della Cornabusa è incastonato sul versante di un monte a picco sulla Valle Imagna (Bergamo) e inserito all’interno di una caverna in cui sgorga una sorgente d’acqua. L’origine del luogo è da far risalire al periodo delle lotte tra Guelfi e Ghibellini, tra il 1350 e il 1440. Secondo la tradizione una pastorella sordomuta trovò tra le rocce una statuetta raffigurante la Vergine Addolorata, forse lì dimenticata da qualche devoto o volutamente lasciata a vegliare in quella grotta. La ragazza, presa dall’eccitazione, corse in paese per raccontare della scoperta e miracolosamente ritornò a parlare.
Proprio nel luogo in cui la statua fu ritrovata, nel corso dei secoli a partire dal ‘500, fu edificato il santuario dedicato al culto della Madonna della Grotta, che in seguito divenne Madonna della Cornabusa, in dialetto “montagna bucata”.
Il 4 febbraio 1510 il vescovo di Bergamo concesse la licenza di celebrare la S. Messa nella grotta; da qui l’esigenza di attrezzare quanto meno sufficientemente la strada per accedere al sacro luogo. Ai giorni nostri è facilmente raggiungibile, soprattutto in estate, ma un tempo non era così: per i pellegrini era una vera e propria conquista: l’avvicinarsi era lento, meditato, quasi una processione solitaria o comunitaria.
Nel piazzale della grotta si trova un tempietto chiuso da inferriata che custodisce ancora oggi la statua, oggetto di un fortissimo culto da parte di migliaia di pellegrini, in particolare per la seconda domenica del mese di settembre quando, ogni anno, viene celebrata la ricorrenza della festa della Madonna della Cornabusa con una suggestiva fiaccolata e con grande concorso di fedeli provenienti anche dall’estero.
Si tratta di un luogo unico: per la sua collocazione, per l’essere un santuario meta di pellegrinaggio, e per possedere, lungo le sue pareti la “campanula elatinoides” , specie di pianta erbacea appartenente alla famiglia delle campanulacee, molto rara e particolarmente bella, originaria delle Alpi lombardo-venete.
Il santuario è al contempo patrimonio materiale e immateriale che non può esistere se la struttura, bisognosa di urgenti interventi di restauro e tutela, si rovina.
Attualmente la Cornabusa è al 4 posto della lista de “i Luoghi del cuore” del Fai, sintomo di quanto sia apprezzato il bene.
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https://www.fondoambiente.it/luoghi/santuario-della-madonna-della-cornabusa
http://www.invalleimagna.it/it/poi/santuario-della-madonna-della-cornabusa